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L’Agriturismo Luce si trova in una posizione ottimale per una visita alle splendida città di Firenze oltre che alle valli più belle della Toscana come il Valdarno e il Casentino. Il territorio che si estende da Firenze è infatti ricco di valli, crinali e dolci colline con vigneti, oliveti e boschi che si estendono a perdita d'occhio ed è caratterizzato da numerosi borghi di origine medioevale.

L’area geografica in cui si trova l’Agriturismo è denominata Valdarno Superiore, ampio catino naturale, chiuso a nord est dal massiccio del Pratomagno e delimitato a sud ovest dai modesti Monti del Chianti. Il nostro territorio comunale di Reggello si estende alle pendici del Pratomagno e merita una visita per le bellezze storico-artistiche e naturalistiche che vi si trovano.

Siamo l’agriturismo più vicino a Vallombrosa, località immersa in una foresta secolare di castagni, faggi e abeti a 1000 metri di altezza. Vallombrosa ospita l’omonima Abbazia dei Monaci Benedettini Vallombrosani risalente al XI secolo, molto visitata per la sua bellezza e per le opere d’arte che custodisce e l’Arboreto, nato a scopi scientifici e sperimentali, con piante secolari di tutto il mondo. Nella Foresta di Vallombrosa il Percorso delle Cappelle permette di fare una piacevole passeggiata fra arte e natura. La zona è, infatti, segnata dal ricordo della vita di San Giovanni Gualberto, il quale nell'XI secolo, scelse questo luogo solitario per trascorrere la sua vita lontano dagli uomini e vicino a Dio. Cappelle e tabernacoli sparsi in questo incantevole bosco, costituiscono un interessante itinerario per muoversi all’interno di un ambiente naturale per il resto incontaminato.

Da Vallombrosa non mancano numerosi sentieri per effettuare delle passeggiate verso il Passo della Consuma o verso Secchieta sul crinale del Pratomagno nella Foresta di Sant’Antonio.

Nella piccola frazione di Cascia alle porte di Reggello si trovano due gioielli da non perdere: la Pieve romanica del XI secolo e il Museo Masaccio d’Arte Sacra con la prima opera del giovane Masaccio, il “Trittico di San Giovenale” datato 1422.

Uno degli ambienti più suggestivi del Valdarno sono le Balze che hanno ispirato numerosi artisti come Leonardo da Vinci, il quale le immortalò dietro la Gioconda. Strutture geologiche di particolare suggestione e bellezza, costituite da sabbie, argille e ghiaie stratificate. Esse costituiscono uno spaccato di storia naturale di grande valore che ci ricorda la storia geologica del territorio. L'aspetto delle Balze è infatti il prodotto dell'erosione delle acque di dilavamento sugli antichi sedimenti del lago pleistocenico, che occupava la valle dell'Arno.

Le origini del Valdarno si scoprono al Museo Paleontologico di Montevarchi, la cui collezione permette un viaggio nel tempo di milioni di anni. A Gaville (Figline Valdarno) si scopre la Casa della Civiltà Contadina centro di documentazione storica e riflessione culturale sul mondo contadino: il frantoio con la macina a pietra, la cucina di una volta, il salone del grano, la bottega del falegname, l’antichissima cantina con tutto ciò che serviva per il buon vino.

Continuando il viaggio tra le nostre splendide valli scopriamo il Casentino, la valle in cui scorre il primo tratto del fiume Arno. A ovest il massiccio del Pratomagno lo separa dal Valdarno superiore. La valle del Casentino, posta tra Firenze, Arezzo e Forlì, è terra di castelli circondati da suggestivi borghi medievali, pievi romaniche, terracotte robbiane, luoghi danteschi e luoghi dello spirito.

Il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi spicca, dal punto di vista naturalistico, come una delle aree forestali più pregiate d’Europa.  La superficie del Parco si estende a cavallo tra l'Emilia Romagna e la Toscana e il paesaggio cambia tra un versante e l'altro, dolce quello toscano ripido e accidentato quello romagnolo. Di grande fascino e importanza storica sono i due poli religiosi di Camaldoli, con il suo eremo e monastero dei monaci benedettini e La Verna, uno dei luoghi più significativi per la vita religiosa di San Francesco. Da non perdere Poppi, uno dei borghi più belli d’Italia, dominato dalla grande mole del Castello dei Conti Guidi del XIII secolo, così come la Pieve e il Castello di Romena dell’anno 1000.

Merita un'ultima nota l’incantevole paesino di Raggioli, raggiungibile a piedi dal nostro agriturismo, che ospita il Museo della Civiltà Contadina, della Montagna e dell'Artigianatouna raccolta degli attrezzi e degli strumenti propri degli antichi mestieri della zona. Un piccolo Borgo incastonato nella roccia con le sue pietre e le sue viuzze. Di fattura medioevale, le abitazioni sono state dimora di boscaioli, carbonai, contadini, artigiani che di e con queste montagne hanno vissuto in un legame stretto di secoli. Si rimane sorpresi per l'armonia del luogo dove il tempo scorre con il fragore del torrente ed il respiro della montagna.

 

La località in cui è situata l’azienda si chiama Tosi, una frazione del Comune di Reggello, alle pendici della foresta di Vallombrosa.

  • Da Firenze

    Si può percorrere l’Aretina, superando Bellariva e proseguendo in direzione Pontassieve. Si superano le località Rovezzano, Girone, Compiobbi, Sieci e poi si raggiunge Pontassieve. Da lì si prosegue per Consuma, Pelago, Tosi. La strada della Consuma dopo la località Palaie sulla destra presenta la deviazione Pelago/Tosi. Prima di raggiungere Tosi, dopo aver attraversato Pelago si incontrano Paterno e Raggioli.

    In alternativa è possibile raggiungere viale Europa e da lì andare in direzione Bagno a Ripoli/Pontassieve. Si incontrano Candeli, Vallina e poi appunto Pontassieve, con una prima rotonda su cui è necessario mantenere la destra. Da lì proseguire seguendo le indicazioni Consuma/Pelago e attenersi a quando descritto sopra.

  • Dall’autostrada si può raggiungere Tosi uscendo a Firenze Sud o ad Incisa/Regello.

    Da Firenze Sud si segue indicazione per Pontassieve, Consuma, Pelago e Tosi. Dall’uscita dell’autostrada sono circa 20 km. Arrivati a Tosi sulla propria destra si incontra subito via della Resistenza, una strada parallela alla principale, davanti al mobilificio Boninsegni. Quando la strada si restringe si parcheggia l’auto.

    Da Incisa/Regello si seguono le indicazioni per Vallombrosa, Donnini, Tosi.

  • Da Arezzo

    Se si sopraggiunge da Arezzo e si preferisce una strada collinare si può oltrepassare il valico della Consuma e da lì attraversare Vallombrosa e poi trovare Pian di Melosa e Tosi, subito dopo, scendendo verso Firenze. Sempre dalla Consuma si può percorrere la strada per Firenze. Appena superato Diacceto, sulla sinistra si trovano le indicazioni per Pelago. Da lì si prosegue per Tosi, sulla sinistra.

. La distanza per raggiungere Tosi è sempre più o meno di 20/30 km.

Entrati in paese, dopo aver superato i vari negozi, di fronte al mobilificio Boninsegni, si incontra sulla propria sinistra via della Resistenza, una strada parallela alla principale. Quando la strada si restringe si parcheggia l’auto.

L’ultimo tratto di strada, dopo la strettoia, è vivamente consigliato percorrerlo a piedi. Si prosegue sino al cartello di strada a sfondo chiuso, mantenendo sempre la destra e la discesa. Dopo il lastricato si incontra lo sterrato. Sono circa 80 metri in (ripida) discesa. In alternativa noi siamo sempre disponibili a compiere servizio navetta da e per il paese per accompagnarvi, laddove si desideri evitare l’ultimo tratto o si abbiano reali impedimenti.

È possibile raggiungerci anche con i mezzi pubblici. Dalla Stazione di Santa Maria Novella parte infatti il servizio della Sita per Tosi. Orari e fermate visibili all’indirizzo www.amvbus.it. In genere il tempo di percorrenza è stimato in poco più di un’ora.